STAVAMO SOLO IMPARANDO LA VITA
di Emilia Testa
Ideale se cerchi: un libro lesbo ambientato nella Napoli degli anni '70 e '80, con sfondo la lotta armata, una ragazza innamorata persa e il mondo che si sta andando a prendere.
Pesantezza: duro ma scorrevole
Ambientazione geografica: Napoli
Ambientazione temporale: 1973 - 1980
STAVAMO SOLO IMPARANDO LA VITA
E rieccoci a leggere Emilia Testa, che abbiamo già conosciuto con Siamo rimaste nude nello specchio. Questa volta un romanzo lungo, dolceamaro — mi verrebbe da dire “come la vita”, ma sappiamo che essa non è dolce.
FACCIAMO UN BREVE RIASSUNTO:
La nostra protagonista è innamorata persa della sua compagna di classe Barbara. Siamo alla fine delle medie; ovviamente la nostra sottona sceglie di frequentare lo stesso liceo di Barbara.
Barbara è benestante e bellissima (questo almeno è come la vede la nostra protagonista).
Siamo a metà degli anni '70, gli anni di piombo e della lotta armata. Le nonne della protagonista (groupies di Berlinguer) si raccomandano costantemente con la nipote: attenta agli autobus che mettono le bombe, attenta ai treni, attenta a chi frequenti.
Ma la mente della nostra eroina è solo per Barbara. Adesso, detta così, sembra che la ragazza sia una sciocchina e frivola. Invece, no!
Avete presente quell’amica in gamba, con una marcia in più, bravissima in tutto quello che fa, con il cuore d’oro, più unica che rara, ma che si perde dietro alla cogliona di turno? Ecco, proprio lei.
Gli anni passano e, nonostante altre storie più o meno importanti, il desiderio, il cuore e la testa tornano sempre a Barbara (mentre tu, lettrice, vorresti solo tirarle quattro schiaffi e urlare: "Ma ti ripigli??"). Ma in fondo anche tu hai avuto la tua Barbarella.
Le due ragazze crescono e iniziano ad avere interessi diversi, specie in politica, dove le due si troveranno spesso in disaccordo.
Intanto, nella vita della nostra sottona entra Nicola! Un ragazzo conosciuto al partito. Nella loro amicizia entrambi trovano un rifugio in cui nascondersi dai deliri delle proprie famiglie di appartenenza.
FACCIAMO UNA BREVE RECENSIONE:
Allllloooooraaa! Mi è troppo piaciuto il contesto storico, perché ho ritrovato le parole di mio padre quando mi racconta quegli anni: la gente gambizzata, la lotta politica, le manifestazioni ecc.
Emilia Testa, come Virgilio, ci porta nel cuore di Napoli: ci insegna dove si esce, si incontrano gli amici, dove si beve il caffè, dove si mangia, dove Napoli ti fa innamorare. Uno stradario per il passaggio all’età adulta, anche se la protagonista, l’onnipresente Barbara e Nicola saranno costretti a diventare grandi prima del tempo.
Un romanzo che, alle più agée, può riportare la mente ai primi sofferti amori ed essere, per le più giovani, un manuale delle cose da non fare (state lontane dalle Barbare, ad esempio — spoiler: non lo farete).
Sullo sfondo, i fatti di cronaca di quegli anni: da Aldo Moro alla strage di Bologna. Una giovane donna impara a vivere, scoprendo la crudeltà della vita, ma ancor più del Lesbodramma.
Io vado a impedire l’ennesima cazzata a un’amica, voi cercate di scrollarvi Barbara dal cuore.
FACCIAMO UNA BREVE MORALE:
Ma molla quella etero confusa che ti spegne, che sai benissimo brillare da sola
FACCIAMO UNA BREVE VOTAZIONE:
Lesbodramma: ★★★★★
Virginia Woolf: ★★★★
Poiana: ★★
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Fine
Stavamo solo imparando la vita di Emilia Testa | recensione
Autrice:
Emilia Testa
N°Pagine:
424
Categoria:
Libro lesbo

















