NOT SO LADYLIKE
di Anna Marzocchi
 
 
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Ideale se cerchi: un libro lesbo con protagonista una giovane donna coreana alle prese con la libertà, una fuga dalla famiglia, cultura coreana a 360°.
 
Pesantezza: leggero come un po’ di soju di sabato sera.
 
Ambientazione geografica: Seoul.
 
Ambientazione temporale: 2015.
 
 
NOT SO LADYLIKE
 
Amanti della skincare coreana e delle Blackpink, fatevi sotto: questo libro è per voi! Sì, perché stiamo per imbarcarci verso la Corea del Sud. Alzate i calici di soju!
 
FACCIAMO UN BREVE RIASSUNTO
 
2015. Iseul è una giovane laureata, figlia di una famiglia benestante.
 
Ve la ricordate la sigla vecchissima di Lady Oscar? Il buon padre voleva un maschietto, ma ahimè sei nata tu: femmina e lesbica. Quale disgrazia peggiore per il capofamiglia?
 
Iseul non ha nessuna intenzione di assecondare la famiglia, che la vorrebbe come una bambolina da vendere al miglior (vecchio) offerente. Ha già un piano: scappare a Seoul.
 
Ad attenderla ci sono il suo miglior amico Chin-Hea e Yerin, un’amica conosciuta durante il suo soggiorno a Seoul, che ospiterà la nostra protagonista (no, non è l’altra lesbica! Calme).
 
Iseul si dà subito da fare e, grazie all’amica, troverà da lavorare come cameriera in un bar. Proprio durante una pausa sigaretta ritroverà la misteriosa ragazza conosciuta a Capodanno, di cui aveva perso le tracce (le vie delle saffiche sono infinite).
 
Insomma, la nuova vita di Iseul è povera, scomoda, ma felice e senza bisogno di nascondersi.
 
Ha un lavoro, degli amici e forse chissà come andrà con la ragazza di Capodanno (capisc’ a me!).
 
PRENDI UNA COPIA
 
FACCIAMO UNA BREVE RECENSIONE:
 
Ma quante ne sa Anna Marzocchi? Ci prende per mano e ci porta dentro alla cultura coreana, che non è fatta solo di k-pop e creme. Ci troviamo all’interno di una società ancora rigida, dove le apparenze e la reputazione sono tutto, a discapito della felicità.
 
Marzocchi ci porta però anche al centro della movida coreana, tra noraebang (che sarebbe il karaoke) e tipici locali autoctoni (non saprei come altro definirli).
 
Il personaggio di Iseul ci trasmette determinazione: nulla la fermerà dal raggiungere la sua libertà. Rinuncerà a tutto — e non solo ai soldi di papino — pur di farcela.
 
Eppure il mondo intorno a lui sembra dimostrarle che solo poche persone sono disposte a tutto per non scendere a compromessi con la propria libertà (io personalmente mi sarei presa anche la macchina e l’avrei rivenduta, ma io non sono Iseul).
 
Io vado a spararmi una maratona di k-drama; voi, per favore, non comprate il primo biglietto per Seoul, che già vi vedo ubriache di soju in un noraebang a leccarvi le ferite mentre vorreste leccare altro.
 
LEGGI L'INTERVISTA ALL'AUTRICE!!!
 
FACCIAMO UNA BREVE MORALE:
 
La libertà non ha prezzo, ma un appartamento a Seoul sì!
 
FACCIAMO UNA BREVE VOTAZIONE:
 
Lesbodramma: ★★★★★
Virginia Woolf: ★★★
Poiana: 

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