NEL CORPO DI ME
di Aurora Piaggesi
 
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Ideale se cerchi: il concetto di maternità e sei lesbica, di fronteggiare le tue resistenze interiori.

Pesantezza: scorre bene.

Ambientazione geografica: non dichiarato, ci sembra Roma o giù di lì.

Ambientazione temporale: Contemporaneo.
 
NEL CORPO DI ME
 
Se cerchi una lettura che ti faccia ragionare sul limite tra miracolo e realtà, tra identità e aspettative sociali, Nel corpo di me potrebbe sorprenderti e rimanerti addosso anche dopo l’ultima pagina.
 
FACCIAMO UN BREVE RIASSUNTO:
 
Oggi si torna in mare! Giada corre a salutare tutti gli amici lasciati a fine stagione. Con non chalances chiede: “e Silvia?” per andare subito in panico: oddio, avranno capito che mi piace???
 
Ed ecco entrare in scena poco dopo Silvia in maniera eclatante: ha un incidente nautico! (cosa non si inventano le lesbiche per conquistare le loro prede!)
 
Giada, subito crocerossina, accorre per soccorrere Silvia.
 
 
L’incidente nautico porta con sé un evento inspiegabile: Silvia scopre di essere incinta pur non avendo mai avuto rapporti con uomini. Da qui la loro esistenza si intreccia in un percorso che sfida le certezze, scuote i pregiudizi e costringe entrambe a guardarsi dentro — e fuori — con occhi nuovi.
 
Arcangelo Gabriele, sei tu?
 
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FACCIAMO UNA BREVE RECENSIONE:
 
Nel corpo di me non chiede di essere capito subito. Chiede piuttosto di essere abitato, attraversato con una certa disponibilità al disorientamento. Il punto di forza del romanzo non sta tanto nell’evento che mette in moto la storia, quanto in ciò che quell’evento scardina: il rapporto con il corpo, con l’idea di origine, con le aspettative che la società proietta sulle relazioni e sulla maternità. A un certo punto vieni a chiederti chi stia guardando chi, se il corpo o l’idea che ce ne siamo fatte.
 
Aurora Piaggesi sceglie una scrittura misurata, mai urlata, a tratti densamente popolata. Non cerca l’effetto shock, anche quando il tema lo permetterebbe senza il minimo sforzo. E allora resta il dubbio. Resta la domanda. Quanto siamo disposte a lasciare le cose senza una spiegazione che ci tranquillizzi? Il corpo, qui, non è solo materia biologica: è spazio simbolico, luogo di negoziazione tra desiderio, paura e identità. Un territorio che non promette sicurezza, ma che riconosci subito.
 
Il rapporto tra le due protagoniste è il vero centro emotivo del libro. Non viene idealizzato né reso esemplare. È fragile, attraversato da silenzi, resistenze, piccoli attriti che non chiedono di essere risolti. E a quel punto la domanda si sposta: quanto siamo disposte a restare dentro un legame quando smette di somigliarci come vorremmo? Nel corpo di me non racconta un amore da vetrina, ma un legame messo alla prova da qualcosa che eccede ogni previsione.
 
Ciò che resta, una volta chiuso il libro, non è la necessità di dare un nome a tutto, ma la sensazione che alcune domande possano restare sospese senza perdere valore. Aurora Piaggesi sembra suggerire che non tutto ciò che riguarda il corpo e l’identità debba essere ordinato per risultare legittimo. E allora ti chiedi: anche TU resteresti dentro anche se non sapessi dove ti porta?
 
Io vado al largo con una barca, tu che farai? Mi seguirai?
 
LEGGI L'INTERVISTA ALL'AUTRICE!!!
 
FACCIAMO UNA BREVE MORALE:
 
La verità non è sempre fuori: a volte è dentro, nel corpo, nelle relazioni, nelle scelte che non hanno una spiegazione logica ma hanno un significato profondo.
 
FACCIAMO UNA BREVE VOTAZIONE:
 
Lesbodramma: ★★★★
Virginia Woolf: ★★★★
Poiana: 

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Fine