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SENTIMENTI SPORCHI

di Silvia Negro

 

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Ideale se cerchi: un libro di poesie breve, che non chiede tempo ma lo ruba con maestria.

 

Pesantezza: scorre con la stessa scioglievolezza di lindor fondente.

 

Ambientazione geografica: -

 

Ambientazione temporale: contemporaneo e vale da sempre e per sempre.

 

 

SENTIMENTI SPORCHI

 

Questo libro mi ha colpita come solo sanno fare poesie che nascono dalla vita vera.

L’ho divorato.
E poi l’ho riletto.

 

Sentimenti sporchi non ti accompagna: ti intercetta. Non costruisce lentamente: entra di lato, senza bussare, come un po' l’amore a prima vista. Poi lo cerchi di nuovo. E ancora. Vuoi i dettagli a quel punto.

 

FACCIAMO UN BREVE RIASSUNTO:

 

Un libro di 58 pagine di poesie.

 

Qui dentro ci sono relazioni che nascono senza chiedere il contesto giusto.
Donne che si attraggono nonostante tutto quello che dovrebbe fermarle.


Desideri che non hanno il tempo di diventare “storia”, “scelta”, “futuro”. L’Amore che si sviluppa, non quello che svanisce.

 

[…]

“L’Amore non cede in poche ore o settimane,
ma resiste al giorno del giudizio:

pallide labbra che incontrandosi diventano fiamma.
Se questo è vero e vi sarà negato,
nessuno avrete mai amato.”

 

Non c’è un prima rassicurante e non c’è un dopo ordinato.


C’è l’urgenza del sentire.
Quella che non aspetta, non migliora, non sistema.

 

FACCIAMO UNA BREVE RECENSIONE:

 

Questo libro funziona perché non ti dà il tempo di metterti in posizione di lettura.
Non puoi difenderti con l’analisi, con il distacco, con il mestiere della lettrice avvezza alle poesie più.

 

Qui leggiamo anche tanta poesia, divoriamo testi brevi, ma siamo state fregate proprio lì: pensavamo di attraversarlo sto libro, invece ci ha attraversate.

 

È scritto in modo essenziale, ma non minimale. Ogni parola è scelta per colpire, non per decorare. Non c’è compiacimento, non c’è morale, non c’è spiegazione.

 

Silvia Negro lavora spesso per sottrazione: il desiderio non è mai dichiarato come tale, ma emerge per accumulo di gesti minimi e scarti sintattici.

 

La tensione nasce dall’uso di un lessico quotidiano che viene spinto fuori asse, rendendo il corpo presente senza mai nominarlo direttamente.

 

L’effetto è di attrazione trattenuta, non risolta, che resta sospesa nel verso finale: nelle poesie che ruotano intorno alla relazione, la struttura è spesso paratattica, quasi prosastica, ma interrotta da improvvisi cedimenti emotivi.

 

Silvia Negro evita deliberatamente climax: la relazione non esplode, si consuma.

 

Nelle poesie più brevi, si vede la precisione tecnica: testi che funzionano come dispositivi, non come confessioni. Ogni verso ha una funzione, ogni pausa è calcolata. L’ultimo verso non chiude ma disallinea, costringendo il lettore a riconsiderare ciò che ha appena letto.

 

Sentimenti sporchi è questo: non una carezza, non una spiegazione, ma uno schiaffo che arriva prima del pensiero (grazie Silvia, tvb eh).

 

La seconda lettura, che ti parte a bomba sicuro 100%, non serve a capire meglio. Lascia un sorriso e dei “sì” accennati con la testa, quando rileggi.

 

 

LEGGI L'INTERVISTA ALL'AUTRICE!!!

 

 

FACCIAMO UNA BREVE MORALE:

 

Ma, fanciulla, l’amore sai dirmi dove va quando ce ne pentiamo?

 

FACCIAMO UNA BREVE VOTAZIONE:

 

Lesbodramma: ★★★★

Virginia Woolf: ★★★★

Poiana: 


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Fine disclaimer

Sentimenti sporchi di Silvia Negro | recensione

€ 8,00Prezzo
  • Autrice:

    Silvia Negro

    N°Pagine:

    58

    Categoria: 

    Libro lesbo

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