MALICE
di Heather Walter
Ideale se cerchi: Un retelling dark e queer della Bella Addormentata, dove la “cattiva” diventa protagonista, la principessa si ribella al suo destino, e l’amore è un sortilegio bellebbbuono.
Pesantezza: Una lettura moderatamente intensa: parte lenta, con molte descrizioni e dettagli di corte, personaggi, ma cresce fino a diventare interessante. Un fantasy che ti chiede attenzione, ma ti ripaga con colpi di scena.
Ambientazione geografica: Il regno fantasy di Briar.
Ambientazione temporale: Tempo da fiaba sospesa, dove il “c’era una volta” è solo un’eco lontana e il lieto finale non è garantito.
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MALICE
Un fantasy gotico e romantico dove la magia è un’arma e l’amore una rivoluzione.
Qui la “cattiva” non chiede perdono, chiede di essere vista.
E la principessa non sogna un bacio, ma la libertà di scegliere chi amare a sto giro.
FACCIAMO UN BREVE RIASSUNTO:
A Briar, la magia è merce di lusso. Le Grazie la vendono ai nobili come fossero profumi: un incantesimo per la bellezza, uno per la fortuna, uno per l’amore.
Ma Alyce, la cosiddetta Grazia Oscura, non ha oro nelle vene — ha il verde delle Vila, una stirpe temuta e cancellata.
E quando incontra una principessa maledetta, Aurora, la loro storia comincia dove finiscono tutte le fiabe: nel momento in cui qualcuno osa dire “no”.
FACCIAMO UNA BREVE RECENSIONE:
Malice non è un retelling che si limita a ribaltare la fiaba: la smonta, la osserva e ne riscrive il cuore.
Il testo è elegante, visivo, ricco di immagini sensoriali. Heather Walter sa costruire atmosfere che sembrano velluto e vetro. Solo che il velluto è pesante a volte e il vetro è rotto sotto i tuoi piedi.
Devo dire che ogni pagina è un piccolo sortilegio linguistico, che alterna il tono lirico al cinismo politico, un equilibrio raro nel fantasy romantico.I personaggi sono il vero motore. Ma ce ne sono tanti, a volte ci si perde. Alyce è un’antieroina complessa: fragile, potente, arrabbiata, tenera. Non cerca redenzione, ma accettazione.
Aurora, invece, è la luce che rompe la tradizione: non la principessa addormentata, ma una ragazza che non vuole vivere a metà, nemmeno per compiacere il regno.
Il loro rapporto è costruito con grazia: cresce piano, con tensione, paura e desiderio, come una fiamma che non si decide se scaldare o distruggere.Le relazioni secondarie, con le altre Grazie, con la corte, con i pochi che la temono e quelli che la sfruttano, ampliano il messaggio del libro: la bellezza e il potere femminile come merce, il pregiudizio, l’illusione del “bene” imposto.
I paesaggi di Briar non sono solo sfondo, ma specchio dell’anima dei personaggi.
Dietro i giardini perfetti si nasconde la corruzione del potere, dietro la magia dorata il veleno dell’ipocrisia.
Il contrasto tra la luce artificiale della corte e il verde selvaggio delle Vila crea un’estetica dark-fantasy che piace.
La scrittura di Walter è fluida, raffinata e sensuale. Ha una musicalità che ti avvolge: non cerca lo shock, ma il sortilegio. E a volte i sortilegi hanno tanti, fin troppi dettagli…
Ogni dialogo sembra sussurrato, ogni descrizione è un incantesimo visivo.Non è un fantasy d’azione, ma di emozioni: di identità, solitudine e amore che sfida le regole.
E funziona proprio perché osa essere poetico, queer e imperfetto.
FACCIAMO UNA BREVE MORALE:
Morale della favola?
A volte la “strega cattiva” non vuole spezzare la maledizione.
Vuole solo il diritto di scriverne una tutta sua.
FACCIAMO UNA BREVE VOTAZIONE:
Lesbodramma: ★★★★
Virginia Woolf: ★★★
Poiana: ★★★★
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Fine
Malice di Heather Walter | recensione
Autrice:
eather Walter
N°Pagine:
468
Categoria:
Libro lesbo
















