LA SOLITUDINE DELLE STELLE A MEZZANOTTE
di Anthea D'Arrigo
Ideale se cerchi: un libro lesbo che viene dalle pagine del diario della protagonista; una sottona like a pro; gli anni del liceo; passione e lesbodramma.
Pesantezza: leggero, vai tra.
Ambientazione geografica: Genova.
Ambientazione temporale: anni ’90.
LA SOLITUDINE DELLE STELLE A MEZZANOTTE
È arrivato il momento di prendere in mano questo libro, che stava da un po’ nella colonna TBR. Colonna che diventa inesorabilmente più alta: ammazza quanto scrivono, ‘ste lesbiche!
FACCIAMO UN BREVE RIASSUNTO:
Questa è la storia di una sottona.
Sì, la nostra protagonista. Una bellissima ragazza piena di soldi, che potrebbe avere chiunque, ma invece preferisce squarciarci le ovaie con la sua ossessione per Sarah.
Perdonatela: siamo a metà degli anni Novanta e, lasciatemi dire — da chi li ha vissuti — che le cose non erano così semplici, allora. Fare coming out o semplicemente capire perché sbavavi sulla Canalis versione velina non era affatto scontato.
Perdonatela, perché Giulia è un’adolescente, e se non permettiamo alle giovani lesbiche di essere delle sottone incurabili, allora abbiamo sbagliato tutto.
Giulia ci racconta in prima persona della cotta che si è presa per la sua vicina di banco, del suo amore tormentato, delle vesti stracciate per lei, della sua venerazione... e lo fa mentre si fa un paio di altre tipe. Ovvio.
Sottona sì, cojona no.
Così Giulia fa le sue esperienze, più o meno importanti, ma... ma... ma... sul più bello, sempre ‘sta cazzo di Sarah!
Giulia, anche la sorella di mio padre 88enne ti direbbe: «Ma porchi demoni, sveglium!».
Per non parlare di Sarah. Ragazza mia, ma con tutti ‘sti regali che ti fa Giulia, una domandina proprio non te la sei fatta?
Così passano i giorni e le pagine, e Giulia è sempre scissa tra il sentimento per Sarah e la passione per Manuela... oh, wait — e ora chi è questa???
Vatti a leggere il libro, no?
FACCIAMO UNA BREVE RECENSIONE:
Il libro è esattamente il diario di un’adolescente, quindi la lettrice adulta dovrà fare uno sforzo di memoria e ricordarsi drammi e paure di quegli anni.
Se l’intento di Anthea D’Arrigo era quello di ricreare l’atmosfera — e l’immaturità, per certi versi — di una giovane ragazza, allora l’intento è riuscito.
Sebbene a volte abbia trovato la scrittura un po’ rigida e alcuni dialoghi poco naturali, devo dire che D’Arrigo riesce a incuriosire, e chi legge vuole sapere come andrà a finire:
Giulia si libererà dell’ossessione per Sarah?
Con Manuela che piega prenderanno le cose?
Quello che è certo è che Anthea D’Arrigo ha servito un Lesbodramma preciso e puntuale: le scenate di gelosia sono sempre dietro l’angolo.
Io vado a rileggere le mie Smemo; voi fermatevi a riflettere se è il caso — o meno — di mettere in croce quella povera ragazza che vi ha scelte per un like al post sbagliato.
FACCIAMO UNA BREVE MORALE:
È proprio vero che tira più un lesbodramma che un carro di buoi.
FACCIAMO UNA BREVE VOTAZIONE:
Lesbodramma: ★★★★★
Virginia Woolf: ★★★
Poiana:
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Fine
La solitudine delle stelle a mezzanotte di Anthea D Arrigo | recensione
Autrice:
Anthea D'Arrigo
N°Pagine:
364
Categoria:
Libro lesbo