IL PRIORATO DELL'ALBERLO DELLE ARANCE
di Samantha Shannon
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Ideale se cerchi: un libro lesbo fantasy dove guerriere, maghe e regine combatteranno per il destino del mondo; draghi di fuoco, di aria e di mare; cospirazione, intrighi e stregoneria.
Pesantezza: se prendi la versione con copertina, beh sì, è molto pesante
Ambientazione geografica: Settentrione, Meridione, Oriente.
Ambientazione temporale: 1000 anni dopo.
IL PRIORATO DELL'ALBERLO DELLE ARANCE
Ora ditemi: come si riassumono 900 e passa pagine, signore mie? Ditemelo!
Ma no dai, tranquille, adesso partiamo con lo spiegone
FACCIAMO UN BREVE RIASSUNTO:
Partiamo dalle scene iniziali che introducono i personaggi di questo capolavoro (grazie al ca’, direte voi, ma da qualche parte dovevo pure iniziare).
La prima pagina si apre con Tané, aspirante Guardiana dei Mari, che viola per una volta le regole. È la notte prima della sua nomina, decide di passarla sulla spiaggia, come da tradizione, anche se è vietato… o forse proprio perché è vietato. Cosa potrà mai succedere?
Una volta che viola una regola, mica appare dal mare un naufrago evidentemente proveniente dall’Occidente!
Che cazzo fare? Se lo lascia lì, può infettare tutta l’isola con il Morbo Rosso; se lo consegna all’autorità, si saprà che ha infranto un divieto.
Ovviamente, che fa la nostra ragazza? Lo conduce da un’amica che, a sua volta, lo porta da un occidentale in esilio.
Tutto bene, nessuno l’ha vista, c’è mancato poco per far saltare anni di duro lavoro.Ovviamente, lo avete capito che questa sarà la spada di Damocle sulla testa della giovine.
Ma lasciamo l’Oriente, attraversiamo l’Abisso (mare o oceano, va a capire).
Andiamo in Occidente, alla corte della Regina Sabran, discendente del Santo, colui che imprigionò con la spada Ascalon il Senza Nome, giusto un millennio prima.
Sabran regna su Inys, così come fece sua madre, sua nonna, la sua bisnonna, ecc.Inys è un reginato: finché ci sarà una regina che partorirà una figlia, tutto il mondo sarà al sicuro. Grazie a questa discendenza viene garantito il non ritorno del Senza Nome.
Ora, ‘sta corte ha mille milioni (grazie Ing. Cane) di cortigiani.
Per farla breve: i nobili mandano a corte i loro figli e figlie con vari ruoli. Alcune di queste donne servono direttamente la regina, proteggendola.
Ci sono vari tipi di protezioni: tra queste ci sono le ancelle della regina.
Tra di loro vediamo che l’attenzione si sposta su Ead Duryan, che arriva dal Meridione.
Presto, qualcosa nelle azioni di Ead ci fa venire qualche dubbio sulle sue vere intenzioni: un po’ troppo brava con i coltelli, questa dama di corte. Oltre a fare cose un po’ strane, Ead si strugge per l’assenza del suo amico Loth, sparito dall’oggi al domani.
La ragazza sospetta che dietro la sparizione del giovane ci sia di mezzo il Rapace Notturno, capo della sicurezza della corte.
In effetti, ‘sto povero cristo è stato mandato in missione verso la morte certa.
Sì, perché vedete, Loth è stato inviato come ambasciatore presso il regno draconico di Yscalin.
Un regno una volta felice, ma ora convertito al Senza Nome.
Ora penserete: sarà un coraggioso guerriero, un combattente senza eguali…Beh, no. È un bamboccione cresciuto nella bambagia, non troppo avvezzo alla vita fuori dalla corte, ma ha un cuore grande così.
Questa è la situazione iniziale: una discendenza da proteggere per salvare il mondo, un amico mandato in esilio perché troppo vicino alla regina e quindi di ostacolo ai pretendenti, una futura Guardiana dei Mari e una damigella ambigua.
Riuscirà Sabran ad avere la sua erede e a impedire il ritorno del Senza Nome?
Tané diventerà una Guardiana dei Mari o il suo segreto verrà scoperto?
Chi è questo naufrago occidentale e cosa cerca ad Oriente?
Quali sono i segreti di Madonna Ead Duryan?
Loth riuscirà a sopravvivere alla missione mortale?
Perché ci sta un drago in copertina?
FACCIAMO UNA BREVE RECENSIONE:
Più di così non so riassumere, non ho voluto entrare nel merito dei personaggi perché, come sempre, voglio che anche voi proviate il mio stesso stupore.
I personaggi creati da Samantha Shannon e citati sopra sono forse l’1% di quelli che animano le pagine di questa storia meravigliosa.
Solitamente il fantasy non è la mia prima scelta, ma il libro ti cattura sapientemente già dalle prime righe.
Vuoi sapere cosa succederà a Tané e così ti ritrovi, senza accorgertene, dall’altra parte dell’Abisso, alla corte di Sabran — così spocchiosa, ma ti innamori subito di Ead.Devo dire che ogni volta che appariva un personaggio femminile — e sono tutte praticamente donne, certo ci sono degli uomini, ma hanno ruoli marginali — mi chiedevo chi si sarebbe innamorata di chi.
Diciamo che sono tutte ottime candidate, ecco.
Io non vorrei condizionarvi, ma dalla prima scena in cui appare fino all’ultima, una frase mi si muoveva sulle labbra: Niclays Roos om’merda
Sì, ok, ma ‘sto albero delle arance? Eh, belle mie, ve ne dovete smazzare di pagine prima di arrivarci!
Samantha Shannon è il Big Bang che ha dato vita a un universo, Zeus che crea il mondo e gli esseri umani.La sua penna è il pennello nelle mani di Michelangelo.
Vi consiglio, all’inizio, di dare un’occhiata alle cartine presenti nel testo: vi aiuterà a capire meglio dove si sono mossi i personaggi e anche le tempistiche.
Io vado a farmi una macedonia, voi cercate di non ruzzolare giù da un drago d’aria.
FACCIAMO UNA BREVE MORALE:
Se la vita ti dà arance tu fatti un limone
FACCIAMO UNA BREVE VOTAZIONE:
Lesbodramma: ★★★
Virginia Woolf: ★★★★★
Poiana: ★★
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Il priorato dell'albero delle arance di Samantha Shannon | recensione
Autrice:
Samantha Shannon
N°Pagine:
960
Categoria:
Libro lesbo