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Sentimenti sporchi

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INTERVISTA ALL'AUTRICE

Benvenuta alle interviste di Lesbook, lo spazio dedicato alle voci che stanno plasmando l’universo della narrativa WLW nel queer contemporaneo.


Qui incontriamo autrici capaci di emozionare, sorprendere e raccontare il mondo attraverso storie che parlano di identità, coraggio e amore in tutte le sue forme.


Ogni intervista nasce con un obiettivo: entrare nel laboratorio creativo dell’autrice, scoprire da dove nasce un’idea, come prendono forma i personaggi e quali sfide accompagnano il viaggio della scrittura. Un momento intimo, autentico e senza filtri, pensato per portare le lettrici dietro le quinte del romanzo e dentro le emozioni di chi lo ha scritto.


Oggi abbiamo il piacere di ospitare Silvia Negro, che ci accompagna in un dialogo fatto di ispirazioni, processi creativi e progetti futuri. Pronte a scoprirla?


Breve presentazione dell’autrice, del libro e del tema principale.


Mi chiamo Silvia autrice di "Sentimenti sporchi". Sono una persona cocciuta, caparbia ma ho anche difetti ovviamente come il credere troppo nella bontà delle persone. "Sentimenti sporchi" è una raccolta di pensieri, alcuni di molto tempo fa altri più recenti. Il fulcro sono i sentimenti, tutti anche quelli più nascosti che ognuno di noi porta con sé ma che alcuni temono. Il linguaggio è schietto a tratti molto forte e in altri casi dolci, fin troppo forse.


  1. Come è nato questo progetto? Ricordi il momento preciso in cui l’idea ha iniziato a prendere forma?


Sì lo ricordo, il progetto nasce 25 anni fa e aveva l'intento di trovare conforto nel metabolizzare un momento molto brutto della mia vita dove tutto intorno a me crollava.

Dopo 25 anni ho ripreso il progetto, rinfrescato il linguaggio è inserito quello che sono ora.


  1. Come sono nati i personaggi? Partivano da un’immagine precisa, da un’emozione o sono cresciuti strada facendo?


Tutto in "Sentimenti sporchi" parte  da un sentimento, trova una o delle immagini e sfocia anche in un sapore, odore.


  1. Qual è stato il momento più entusiasmante della scrittura e quale, invece, quello che ti ha messo più alla prova?


A me piacciono tutte perché sono linguisticamente pensate e volute. Il momento più entusiasmante la revisione del testo, la più difficoltosa il titolo.


  1. Hai mai avuto un momento di stallo o di sconforto, in cui hai pensato di mollare tutto? Se sì, cosa ti ha fatto andare avanti?


No mai.


  1. Cosa puoi anticiparci del tuo futuro letterario? Hai già un progetto in lavorazione o un’idea che ti sta chiamando?


Sto lavorando a delle altre poesie e a un retelling di un'opera classica, altro non posso dire.


  1. C’è un personaggio a cui sei particolarmente legata? E uno in cui ti riconosci di più? Perché?


Tutti.


  1. Quale tema o messaggio speri arrivi più forte ai lettori?


Che i sentimenti, qualsiasi essi siano vanno preservati e protetti.


  1. C’è un aneddoto curioso o un dettaglio nascosto che nessuno ha ancora notato nel libro?


La scelta di una parola, due settimane per trovarla.


  1. Cosa ti emoziona di più nel dialogo con le tue lettrici e lettori? C’è un feedback che ti ha colpita?


Il feedback che mi ha colpito risale ha una blogger che ha detto che avrebbe letto di più della mia opera. Per il resto ricordo ogni parola che è stata scritta e ringrazio i lettori e le lettrici perché trovano sfumature nell'opera che ogni volta mi stupisce.


  1. Qual è il sogno grande, irraggiungibile, un po’ folle, che ti auguri di realizzare come autrice nei prossimi anni?


Ahah il Nobel!




Ringraziamo Silvia Negro, per averci fatto entrare nel suo mondo. Ora la prossima domanda falla tu lettrice!



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