LEI CHE DIVENNE IL SOLE
di Shelley Parker-Chan
 
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Ideale se cerchi: un libro lesbo fantasy storico, elementi buddisti, misoginia, amore inaspettato, identità in generale, lotte per il potere.

Pesantezza: lungo ma non puoi smettere di leggere.

Ambientazione geografica: Cina.

Ambientazione temporale: 1300 e rotti.
 
LEI CHE DIVENNE IL SOLE
 
E infine è arrivato anche il momento di Shelley Parker-Chan, e che momento, ragazze mie! Ci aspetta un piccolo gioiellino (’nzomma, piccolo mica tanto, visto che sono 408 pagine fitte fitte, 528 per la versione copertina flessibile).
 
FACCIAMO UN BREVE RIASSUNTO:
 
Siamo nel 1300 e rotti, i Mongoli hanno invaso parte del territorio nanren, ed è in corso una guerra con i ribelli che vogliono riprendersi la loro terra.

Una grande carestia minaccia la popolazione, che sta letteralmente morendo di fame, specie se si è nate femmine (as usual, te pareva).

La famiglia della nostra protagonista viene aggredita da dei banditi; il padre e il fratello, Zhu Chongba, muoiono a seguito delle ferite fisiche e psichiche.

La ragazza si aggrappa alla vita e al fato a cui era destinato il fratello: l’eccellenza.
La sua unica speranza: il monastero. Peccato che non sia accessibile alle donne.

La ragazza assume, quindi, l’identità del fratello per avere una chance.

Intanto, il generale dei Mongoli continua la sua battaglia per conquistare altro territorio, nonostante sia solo uno schiavo dei Mongoli, che lo hanno privato di tutto.

Insomma, passa il tempo, passano gli anni, noi ci facciamo più vecchie, ma pure la nostra Zhu cresce e si distingue per la sua intelligenza nelle mura del monastero.

Ma il destino di Zhu Chongba cambierà presto la sua situazione idilliaca, costringendola ancora una volta a usare tutta la sua furbizia.

Ad attenderla, però, ci sarà anche una fanciulla — se no che libro lesbo sarebbe, scusate eh.
 
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FACCIAMO UNA BREVE RECENSIONE:
 
Ma che vi debbo dire io? È semplicemente meraviglioso! Shelley Parker-Chan, tu sì che sai trasformare un noioso evento storico del 1300 in un’avventura eccitante e piena di colpi di scena.
 
Da subito sei ammaliata dalla nostra eroina Zhu: vorresti prendere a mazzate quel buono a nulla del padre e quella nullità del fratello, buono solo per il nome. Allo stesso tempo, però, non puoi che adorare il generale mongolo (che mongolo non è, ma non voglio svelarvi tutto adesso).
 
Vi basti pensare che, quando si sono scontrati, non sapevo chi tifare e mi mordevo le unghie divorata dall’ansia. Avrei chiuso gli occhi per non guardare, ma dovevo pur leggere! Queste recensioni non si fanno da sole!
 
Da sfondo, un paese dalle leggende, le atmosfere e la storia affascinante. Le terminologie appartenenti al buddismo, che spesso vengono utilizzate da Shelley Parker-Chan, mi hanno fatto sorridere in quanto buddista — e che non trovo mai al di fuori delle scritture inerenti.
 
Parker-Chan usa la penna come un Frecciarossa e riesce a trasportarti, rapirti completamente e farti appassionare alle vicende, forse per noi distanti, della Cina di metà 1300.
 
Io vado a leggere il sequel, voi cercate di non sbavare dietro a Zhu e al generale, che già vi vedo infatuate come delle scolarette delle medie.
 
FACCIAMO UNA BREVE MORALE:
 
Non dire mai a una ragazza che è il nulla, perché magari lo sei tu.
 
FACCIAMO UNA BREVE VOTAZIONE:
 
Lesbodramma:
Virginia Woolf: ★★★★★
Poiana:

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