LA BOLLA - Salvami da questo cliché
di Valentina Gambino
Ideale se cerchi: un libro lesbo che parli di una relazione che dura da 15 anni, un’attrazione per un’altra donna e psicoterapia. Ah sì, rapporto con la madre.
Pesantezza: piacevole come una canzone dei Coma_Cose.
Ambientazione geografica: Italia
Ambientazione temporale: contemporaneo.
LA BOLLA - Salvami da questo cliché
Cosa c’è di meglio che una terza persona per mettere pepe nella propria relazione? :
la propria ragazza, il sesso, gli amici, i libri, il cibo, la birra, il vino, la musica, i film, le serie, il mare, la montagna, le risate, la copertina, il divano, le serate che dovevano finire presto e arrivano alle 5 del mattino, ecc.
Ma questo quella pazzainculo di Veronica non lo sa!
FACCIAMO UN BREVE RIASSUNTO:
Allora, dicevamo: Veronica, fidanzata con Emma da 15 anni, una casa, un’attività lavorativa in comune, due cani… Ah sì, è una bolla.
Quella che si sono costruite vivendo per 15 anni praticamente 24/7 (non mi vedete, ma mi sto tirando il collo della camicia perché ste due mi fanno mancare l’aria).
Vediamo la nostra protagonista in procinto di iniziare, sotto consiglio di Emma, un percorso di terapia. Breve riassunto: problemi con la madre che risalgono dalla nascita; questo cazzo di vizio di nascere femmine, guarda te a volte.
Comunque, la nostra Vero citofona alla porta della psicologa, la porta si apre e si trova davanti La Fiamma Martini.
Non ci capisce più un cazzo, inizia a perdere ogni genere di fluido che il corpo umano possa generare, da qualsiasi orifizio (conto che chi legga abbia capito esattamente di quale orifizio io stia parlando).
Quindi, è tutto un "La Fiamma Martini" di qua, "La Fiamma Martini" di là, tanto che a Emma qualche dubbio sorge... o forse erano le corna? Non mi ricordo.
Cosa farà la nostra Veronica?
Resterà fedele alla sua Emma?
Farà radiare dall’albo la Fiamma Martini?
FACCIAMO UNA BREVE RECENSIONE:
Ebbrava la nostra Valentina Gambino! Sono partita con aspettative alte e non sono state affatto deluse.
Il libro parte piano, tranquillo, sei a tuo agio, hai la tua routine… ma solo perché non ci si accorge di essere sopra il trenino delle montagne russe.
Avete presente quando le protezioni si abbassano e i vagoncini iniziano la loro corsa, piano piano, e poi arriva la salita, piano piano? Ecco, voltate la pagina e vi accorgete che siete in prossimità della discesa. E che discesa, ragazze mie!
Non potete fare altro che mettervi al fianco di Sara, amica comune di Veronica e Emma (indovinate che tipo di amica — ogni lesbica che si rispetti ne ha almeno una, altrimenti non si può definire tale), e dire insieme a lei: "Veronica, ma che cazzo fai?"
Gambino tira fuori la sua poker face e ti spiazza completamente quando gioca a carte scoperte (non so come si gioca a poker, insomma fa quella cosa che si vede nei film quando una bara si porta via tutto il malloppo).
Io vado a fare un giro sul brucomela, voi allacciate bene le cinture che qui si fa il doppio giro della morte.
Ps: si è capito che le montagne russe sono una metafora dell’instabilità emotiva di Veronica?
FACCIAMO UNA BREVE MORALE:
Le colpe delle madri ricadono sempre sulle figlie lesbiche.
FACCIAMO UNA BREVE VOTAZIONE:
Lesbodramma: ★★★★
Virginia Woolf: ★★★★
Poiana:
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Fine
La bolla di Valentina Gambino | recensione
Autrice:
Valentina Gambino
N°Pagine:
134
Categoria:
Libro lesbo
















