I BEATI ANNI DEL CASTIGO | recensione
di  Fleur Jaeggy
 
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Ideale se cerchi:
Un libro lesbo ambientato in un collegio, un amore adolescenziale, non detti e non fatti.
 
Pesantezza:
Ma va, sono solo 107 pagine.
 
Ambientazione geografica:
Svizzera.
 
Ambientazione temporale:
Dopoguerra.
 
I BEATI ANNI DEL CASTIGO
 
Oh guarda, un libro lesbo ambientato in un collegio!
Averlo saputo prima che i collegi erano un ginepraio saffico, mi ci sarei fatta mandare da madre senza fare una piega.
 
FACCIAMO UN BREVE RIASSUNTO:
 
Come in una qualsiasi commedia americana ambientata in un liceo, tutto scorre nella solita routine: lezioni, momenti di svago, dinamiche scolastiche. Solo che qui siamo in Svizzera, nel dopoguerra, in un liceo femminile.
 
La nostra protagonista — che è anche l’io narrante — si annoia terribilmente. Non ha alcun interesse per lo studio, fa solo ciò che sua madre, dal Brasile, comanda via lettera.
Ha passato metà della sua vita in collegio, rimbalzando da una struttura all’altra a seconda dei capricci materni. Ora ha 15 anni.
 
Dicevo: come in ogni commedia liceale americana che si rispetti — la commedia, non il liceo — qualcosa viene a rompere la noiosa quotidianità.
Quel qualcosa è l’arrivo di una soave creatura di 16 anni: Frédérique (che Violette Leduc mi perdoni eventuali accenti errati).
 
L’affinità elettiva tra le due è chiara, lampante, immediata. Si cercano con gli sguardi, si osservano da lontano, provano gelosia per qualsiasi cosa si avvicini all’altra.
 
Adolescenti.
 
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FACCIAMO UNA BREVE RECENSIONE:
 
Lo stile di Fleur Jaeggy mi fa pensare all’aria rarefatta: ti sembra di poterla maneggiare, ma ti sfugge. Gioca con la lettrice, nel dire e non dire. Un pennello sottile per un acquerello che, alla fine, si rivela essere un mandala.
 
Siamo immerse nella vita del collegio: ci alziamo anche noi alle cinque, per la camminata in solitaria della protagonista. Amiamo Frédérique, così come la ama lei.

Siamo in pieno cottagecore saffico. Sentiamo il profumo dei fiori secchi tra le pagine di un libro di poesie greche.
 
Le dinamiche collegiali si intrecciano con amore e infatuazione. Aleggiano per tutte le pagine del libro: tra le montagne e il lago, tra le lezioni e i dormitori.
Intese celate nei silenzi, ma espresse nei gesti.
Insomma, un classico amore saffico.
 
Io vado a rileggere Thérèse e Isabelle, voi andate a raccogliere margherite: magari vi chiarite le idee su quella tipa che avete incontrato l’altro giorno in biblioteca.
 
FACCIAMO UNA BREVE MORALE:
 
Ah, il fascino di una divisa: COLLEGIALE.
 
FACCIAMO UNA BREVE VOTAZIONE:
 
Lesbodramma: ★★★
Virginia Woolf:  ★★★
Poiana:             ★★
 
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