DISOBBEDIENZA
di Naomi Alderman
 
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Ideale se cerchi: un libro lesbo, condito di omofobia, direi anche di misoginia, in una  comunità ortodossa ebraica e un botto di plot twist!
Pesantezza: leggero no, ma manco pesante.
Ambientazione geografica: Londra ma anche New York.
Ambientazione temporale: non specificato, direi anni ‘90.
 
DISOBBEDIENZA
 
Disobbedienza è proprio un gran bel titolo per un libro ambientato nella comunità ebreo ortodossa londinese, se si pensa che hanno giusto solo 613 precetti da seguire. Se vi volete fare una cultura sugli ebrei ortodossi, o semplicemente vi è piaciuto Unorthodox su Netflix, allora siete nel posto giusto.
 
FACCIAMO UN BREVE RIASSUNTO:
 
Immaginate per un attimo di essere la figlia del rabbino. Ora, concentratevi di più: siete non la figlia del rabbino, ma del Rav, (che a quanto ho capito è tipo rabbino Super Sayan). Ora, fate un ultimo sforzo e immaginate di essere la figlia del Rav in una piccola ma potente comunità ebrea ortodossa chiusa su se stessa. Ecco, ora ricordatevi che siete lesbiche.
 
Sì, insomma, una delle nostre due protagoniste è Ronit, la figlia del Rav. L’altra è Etsi, compagna di scuola, ma anche qualcosina di più.
The last but not the least Dovid, (no, non David), erede spirituale del Rav e suo successore Questo è almeno ciò che vuole la comunità, poi che Dovid non sia del tutto convinto non importa.
 
Il libro è tutto un susseguirsi di decisioni che la comunità ebraica dovrà prendere:
 
Il Rav non sta bene. Chi prenderà il suo posto? Dovid! ✓
Dovid va bene anche se sua moglie è strana? Andrà bene ✓
Dovremmo avvisare la figlia del Rav, dirle che il padre sta male? No ✓
E se venisse lo stesso? Cosa faremo? La terremo a bada ✓
Ronit ci metterà in imbarazzo, cosa faremo? La faremo stare al suo posto ✓
 
No, tranquille, Ronit tornerà a Londra nella sua vecchia casa. 
Cosa troverà Ronit al suo ritorno? Etsi sarà ancora lì? E il loro amore dove sarà? Dovid sarà diventato l’uomo che la comunità ha sempre desiderato che fosse? 
 
Oh i plot twist sono lì pronti a sfamare la vostra curiosità. Niente sarà come ve lo state immaginando. Lasciatevi sorprendere.
 
FACCIAMO UNA BREVE RECENSIONE:
 
Innanzitutto mi è piaciuto un casino lo stile di Naomi Alderman, ogni capitolo inizia con una citazione di un brano delle scritture ebraiche. Il primo paragrafo è una sorta di introduzione dal punto di vista filosofico-religioso; ad esempio, si parla del concetto di “lashon hara” - il peccato della maldicenza -. Da lì tutto il capitolo si sviluppa mostrando a chi legge, come, in una comunità così chiusa, in un attimo si possa far giungere alle orecchie di tutti un pettegolezzo, causando problemi quasi irreversibili alla vittima della maldicenza. Inoltre i capitoli presentano una parte scritta in terza persona, dove ci vengono narrati i fatti della vicenda e una parte scritta in prima persona da Ronit, scopriamo così il suo punto di vista sia sulla sua storia e il rapporto con suo padre, il Rav, sia ciò che prova in un dato momento del romanzo.
 
Ma non dimentichiamo gli altri due protagonisti Etsi e Dovid, (che forse ho amato più di Ronit); la prima perché è una sorpresa continua, anzi il suo personaggio è quello che sembra essere il più debole e fragile. Il secondo perché è un essere umano meraviglioso. Badate bene, non è per niente semplice essere Etsi e Dovid in una comunità ortodossa. Etsi è e non può far meno di essere, ma Dovid può scegliere e sceglierà in ogni istante.
 
Infine l’onnipresente Rav, il rapporto padre figlia. Non anticipo nulla, ma diciamo che ha il suo perchè.
 
FACCIAMO UNA BREVE MORALE:
 
Tu sei e non puoi fare a meno di essere
 
FACCIAMO UNA BREVE VOTAZIONE:
 
Lesbodramma: ★★
Virginia Woolf:  ★★★
Poiana:                 ★★

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Fine