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IL BLU È UN COLORE CALDO                             

di Julie Maroh

 

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Ideale se cerchi: una storia d'amore tra donne, la scoperta della propria identità sessuale

Pesantezza: un po' duro

Ambientazione geografica: Parigi

Ambientazione temporale: anni '90

 

IL BLU È UN COLORE CALDO

 

Un delirio per scrivere correttamente il titolo di questa graphic novel di Jul Maroh, ci sono state diverse versioni “Il blu è il colore più caldo”, o “Il blu è il colore caldo”. Qui avrei voluto inserire una battuta su gli Eiffel 65 con I'm blue Da ba dee da ba di, ma poi ho scoperto che la canzone in realtà è intitolata, “A Decade in Blue (Da Ba Dee)” e ho capito di vivere nella menzogna since 1998, (e io c’ero).

 

FACCIAMO UN BREVE RIASSUNTO:

 

Prendete il film La vita di Adele, skippate tutte le scene di sesso ed ecco il vostro riassunto, cià!

Dai scherzavo, dovete skippare anche tutte le scene in cui Adele Exarchopoulos mangia a bocca aperta, (si, ovviamente il cognome è copiaincollato da Google).

 

Ve lo devo dire che nel 2013 usciva la trasposizione cinematografica de “Il blu è un colore caldo” , (copiaincollato anche qui, figurati), o non ne avete discusso abbastanza con altre lesbiche? Insomma, un botto di polemiche, ma anche di premi.

 

Parigi, anni 90, Clementine frequenta il liceo come una Brenda Walsh qualunque, (si, i riferimenti agli 90 saranno parecchi), quando l’amore arriva è un macchia blu che appare tra i banchi di scuola, o così Clem pensa, (adesso, mentre scrivo, ho il ritornello in testa, quindi... I'm blue Da ba dee da ba di, su le mani Milano!).

 

La nostra protagonista inizia la frequentazione con questo baldo giovane incontrato a scuola. Un pomeriggio, sti due geni del male, si danno appuntamento in centro, Clementine non mi va ad attraversare la strada nello stesso momento in cui passa Emma? E allora il blu diventa improvvisamente un colore caldo e le notti di Clem iniziano a diventare incandescenti.

 

La liceale non fa altro che pensare a quella ragazza dai capelli blu incontrata per caso e inizia a farsi domande su se stessa, (patatina). 

Poi una sera, per caso, ecco apparire Emma e la sua fidanzata (WTF!).

Quindi tutti i sogni romantici, (e qualcosina in più), vengono infranti e Clementine rinuncia per sempre a Emma. 

 

Fine

 

Non ci hai creduto neanche per un secondo, vero?

 

Clementine rifiuta totalmente l’idea di essere lesbica, ma non riesce a rinunciare a Emma, i tira e molla si susseguono, tra un “sono etero” e un “non è single”.

Fidanzata, confusione sul proprio orientamento sessuale, amiche omofobe simpatiche quanto un palo in culo, passione e amore, insomma c’è tutto il necessario per un Lesbodramma coi fiocchi servito su un guanciale di poiana dal bravo Jul Maroh.

Ora tu vorrai giustamente sapere se questa tormentata storia vedrà mai nascere i suoi frutti, se è solo una cotta adolescenziale o davvero amore, se sarà una relazione clandestina o Emma lascerà la fidanzata, se Clementine riuscirà a fare chiarezza nella sua confusione. 

Mentre tu rispondi a tutti questi quesiti, il destino, o meglio la poiana, ha già ordito la sua trama, il dado è tratto, les jeux sont faits, che risultato aspetta al varco le nostre ragazze?

 

E sì lo so che ora lo hai in testa pure te: I'm blue Da ba dee da ba di da ba dee da ba di

da ba dee da ba di




 

FACCIAMO UNA BREVE RECENSIONE:

 

Il racconto ci arriva direttamente dalle pagine dei diari di Clementine, diari le cui copertine sono tutte blu.

 

“Blu inchiostro, blu cielo, blu Klein, blu ciano, blu oltremare”

 

(non è semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente

ceruleo.gif)

 

Ci si può facilmente immedesimare in Emma e Clementine, nelle tavole che scorrono sotto gli occhi, infatti, troviamo uno spaccato di vita reale che, probabilmente, molte di noi hanno vissuto. 

Emma è più grande, già risolta per quanto riguarda il suo orientamento sessuale, dichiarata con amici e familiari, vive liberamente l’amore.

Clementine, invece, è alle prese con i primi timidi passi nella scoperta della sua sessualità, tende allora a nascondersi. 

 

Vediamo quindi la dicotomia fra i comportamenti delle due ragazze, dove Clem presenta Emma come aiuto per i compiti, mentre la seconda dichiara ai propri genitori la relazione tra le due, (nella trasposizione cinematografica la differenza è netta, ammettiamolo).

 

A livello grafico ho trovato particolarmente piacevole l’uso del colore nelle tavole, il blu è il colore dell’amore che arriva attraverso Emma e che irradia di questo elemento cromatico tutto il mondo di Clementine fino ad allora giallo e grigio.


 

Se fossimo sul Cioè, adesso concluderei con:

 

E tu di che colore sei? Scoprilo con il nostro test!

 

Ma per fortuna gli anni 90 sono finiti e no, non puoi rimanere incinta con un bacio mia cara Bilancina84

 

FACCIAMO UNA BREVE MORALE:

 

Morale della storia: Il blu è un colore caldo, ma la poiana è daltonica


 

FACCIAMO UNA BREVE VOTAZIONE:

 

voto poiana:            ★★★★★

voto lesbodramma: ★★★

voto Virginia Woolf: ★★



 

Fine

 

Il blu è un colore caldo di Julie Maroh | recensione

Sulla base delle recensioni, la valutazione è 0.0 su cinque stelle
€ 28,00Prezzo
  • Autore:

    Julie Maroh

    N°Pagine:

    158

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