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16 Dicembre

  • Immagine del redattore: Lesbook
    Lesbook
  • 16 dic 2024
  • Tempo di lettura: 5 min

Cosa doveva fare adesso? Andare da Giulia e raccontare che la donna della sua vita l’amava ancora? Aveva detto a Stella che Giulia amava ancora Lucrezia, ma ci sarebbe tornata insieme? L’amica si era chiusa a riccio anche con lei, non voleva parlare dell’argomento. Certo, sapeva che il sentimento c’era ancora, ma sarebbe stato lo stesso? Giulia era attaccata al ricordo di Lucrezia, o l’amava davvero ancora?

- Cazzo! Sembro Marzullo! - gridò a voce alta

Non poteva confrontarsi con nessuna delle sue amiche, aveva promesso a Stella che non avrebbe fatto parola con nessuno del loro incontro. Certo ora si doveva inventare qualcosa con le ragazze. Tradire Stella non le passava nemmeno per la testa, era un argomento delicato, venire meno a quella promessa avrebbe portato solo sofferenza. Avrebbe allontanato Lucrezia da Giulia, ne era certa; inoltre, Stella avrebbe rischiato di perdere il posto di lavoro, la vita di Gaia era già piena di sensi di colpa e non voleva aggiungere altro.

- Allora? - scrisse Silvia

Eccolo lì, il momento era arrivato, doveva inventarsi qualcosa.

- Col cavolo! Ve lo dico stasera - scrisse sul gruppo Gaia

- E ci lasci così sulle spine tutto il giorno - 

- Chi la fa, l’aspetti cara Silvia-

Durante la giornata pensò a una storia verosimile da raccontare alle amiche. Aveva tenuto duro nonostante le continue richieste di informazioni da parte loro.

- Ehy, ma neanche a me lo vuoi dire? - scrisse Giulia

Gaia sospirò, te lo vorrei urlare a te, pensò sconfortata

- Vale per tutte, cara mia - scrisse infine

Cosa doveva fare? Come uscire da quella situazione? Si sentiva un fottuto elefante in una cristalleria. Stella le aveva delegato tutta la fragilità di quella situazione. Qualsiasi idea le venisse in mente era da scartare.

Si infilò sotto la doccia a riflettere. Ci restò parecchio con buona pace di Greta Thunberg. 

I pensieri sono scintille che attraversano la mente e necessitano della nostra intuizione per essere colti nell’attimo prima che svaniscano.

Uscì in fretta dalla doccia, afferrò l’asciugamano e se lo mise addosso alla bell'e meglio. Cercò il cellulare

- Dove diavolo l’ho messo! -

Lo trovò in mezzo ai cuscini del divano. Cercò il numero in rubrica, aprì Whatsapp e inviò il messaggio.

Nel tardo pomeriggio le ragazze si trovarono nella solita caffetteria.

- Pensavo di trovarti intenta a perdere con Ale - disse Sil

- Spiritosa, Ale è via per qualche giorno - rispose Gaia

- Ah ecco! Mi pareva strano che tu avessi vinto - disse indicando la scacchiera davanti a Gaia

- Mi stavo allenando studiando una vecchia partita di un Maestro -

- Ribadisco: mi pareva strano che tu stessi vincendo -

- Quando diventerò la nuova regina degli scacchi ometterò il tuo nome nella mia biografia -

- Allora posso stare tranquilla per almeno le prossime cinque vite -

- Voi due sempre a battibeccare - disse Giulia sedendosi al tavolo 

- Ehy Giul! - disse Gaia sentendo una fitta al cuore, si sentiva in difetto nei suoi confronti sapendo ora dei sentimenti di Lucrezia.

- Allora? - chiese nuovamente Silvia

- Ohi! Aspettiamo Lil! - disse Gaia sorseggiando con indifferenza la sua bevanda

- Che palle! - 

- Sil, qui Gaia ha ragione - 

- Ti ci metti anche tu Giul! -

Liliana arrivò, ora Gaia non aveva più scuse, doveva raccontare tutto dell’incontro avuto con Stella.

- Amore la tua coinquilina non ti ha detto niente? - chiese Silvia

- Non ho chiesto, non mi pareva giusto -

- Ma Lil! Stella è la sua fidanzata le avrà pur raccontato qualcosa, o è affetta da mutismo come questa qua - protestò Sil indicando Gaia

- Va bene, va bene! Ora vi racconto tutto -

Il cellulare di Gaia vibrò, la ragazza diede una rapida occhiata alle notifiche e sorrise.

- Adesso ti perdi pure dietro a quel telefono? -

- Amore dalle tregua, adesso ci racconta tutto -

- Ma non c’è molto da raccontare, ha confermato di lavorare con Lucrezia, ha detto che la conosce. Non può chiedere a lei direttamente, però ci sono buone possibilità che riesca a mettermi in contatto con la donna del mistero -

- Wow! -

- Ma ti ha detto come si chiama? -

- Ehm no - merda pensò - non sa come si chiama -

- Ti può mettere in contatto ma non sa come si chiama? - chiese perplessa Silvia


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- Sì, è tutto un giro di amicizie e conoscenze. Lucrezia è riservata lo sapete no, si fida di Stella e ogni tanto le fa delle confidenze, quindi lei si limita ad ascoltare senza fare domande. Dice che ha incrociato la donna misteriosa un paio di volte in altri eventi, le descrizioni combaciano. Non la conosce direttamente, ma pensa di sapere come fare a rintracciarla, senza che Lucrezia lo venga a sapere -

- Ma perché ti ha voluto vedere sola? Mica mordiamo - disse Silvia

- Tu dici? - rispose Gaia

- Che vuoi dire? -

- Stavi dando di matto poco fa, figurati se potevi venire a parlare con una tanto discreta, poi che vuol dire che dovevi venire pure tu? Dai -

- In effetti - disse Lil

- Amore ma non mi difendi? -

- Amore Gaia ha perfettamente ragione, poi non la conosciamo nemmeno e in più si sta vedendo da poco con la mia coinquilina, mica potevamo piombarle in massa addosso -

- Era lei prima? - chiese all’improvviso Giulia

Gaia sbiancò

- Cosa? - rispose

- Prima ti è arrivato un messaggio e hai sorriso, l’ha trovata? -

Gaia non sapeva cosa dire, Giulia la conosceva troppo per bene per mentire

- Sì, era lei - ammise

- Hai il suo numero? Gaia ti prego non fare cazzate stiamo parlando della ragazza della mia coinquilina -

- Ma Lil che dici?! Ci siamo scambiate i numeri in caso scoprisse qualcosa -

- Beh che dice? - chiese Silvia

Gaia sempre più impanicata improvvisò:

- Dice che è sulla strada buona e che mi farà sapere in questi giorni qualcosa -

- Perché sei tutta rossa? - disse Silvia

- Gaia giurami che non stai combinando qualcosa con Stella - disse Liliana

- Lil te lo giuro, stai tranquilla -

- Secondo me stai combinando qualcosa altroché - disse Silvia

- Ok! Va bene! Non era Stella, sto chattando con una -

Le amiche alzarono gli occhi al cielo

- Ci risiamo -

- Mi sono già annoiata, ordiniamo da bere va - disse Silvia

Gaia tirò un sospiro di sollievo era riuscita a fregare le ragazze e a non farsi scoprire. Era certa che avrebbero preteso di leggere quel messaggio ricevuto, un semplice: dopo domani alle 20.

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