top of page

13 Dicembre

Gaia stava ripensando a quanto appreso da Silvia.

Era quasi mezzogiorno e per quel giorno aveva finito di lavorare, si era immersa nelle email di lavoro per tutta la mattinata per costringersi a non pensare. Nella sua mente quella storia della donna misteriosa era chiusa, ma la sera prima cambiava tutto, o forse aveva riacceso tutto. La cosa che la stava attraendo terribilmente era il fascino di quella caccia al tesoro.

Non avrebbe mai detto a nessuna delle ragazze, neanche a Giulia, quello che aveva fatto quella mattina. 

Appena alzata si preparò come al solito la moka di caffè, che sarebbe durata tutta la mattina, mentre sorseggiava la bevanda aveva guardato il bidone della carta. Posò la tazzina e si mise a cercare il biglietto con la cornice dorata. Si era un po’ sciupato, ma eccolo di nuovo fra le sue mani.

- E adesso chi è la inguaribile romantica - disse a sè stessa ad alta voce.

Quel gesto era la tipica cosa che gli esseri umani fanno, provando un po’ di vergogna e tenendolo al segreto dal giudizio altrui. Forse un giorno, chissà, lo avrebbe raccontato alla sua fuggevole futura fidanzata.

- Devo frequentare meno Lil, mi sta rovinando - disse mettendo il biglietto al sicuro da sguardi indiscreti.

La teoria dei sei gradi di separazione spiega come ogni persona può essere collegata ad un’altra attraverso una catena di relazioni fatta di un massimo di 5 intermediari. Questo era ciò che riportava il suo libro di semiotica.

Questo poteva essere un caso perfetto per sperimentare la teoria.

La sera in cui Silvia e Liliana trovarono il mazzo di biglietti sulla scrivania della coinquilina si misero subito in contatto con la ragazza.

- Ehy! Scusa il disturbo, starai dormendo, lo so che è una domanda stupida ma dove hai preso questi bigliettini? - scrisse Liliana a Marta inviando una foto

- Tranquilla, sai che non dormo mai quando vado in trasferta. Comunque che ci fai nella mia camera? -

- Scusa! Stavo cercando un accendino per farmi una tisana, quello in cucina è scarico e so che tu usi gli incensi in camera tua -

- Abbiamo quelli di scorta nell’ultimo cassetto, lo sai -

- Che scema! Non mi ricordavo! Comunque mi puoi dire dove li hai trovati? Lo so è stupido, ma è tipo questione di vita e di morte -

- Avevi la mia curiosità, ma ora hai la mia attenzione -

- Dai Di Caprio, rispondi -

- Me li ha dati Stella-

- Chi? -

- Dai, la tipa con cui mi sto vedendo te ne ho parlato qualche giorno fa a cena -

- Non mi avevi detto il nome! E dove li ha presi lei? -

- Ha detto che la sua azienda ne ha distribuiti un po’ a tutti -

- Che azienda? -

- La Jpj group, ma mi vuoi spiegare??? -

Così Silvia e Liliana passarono il resto della serata a raccontare a Marta, la coinquilina, tutto quello che girava intorno a quel biglietto, ignare che Gaia aveva abbandonato l’idea di trovare la donna misteriosa.

- Così sta cercando quella tipa? - scrisse Marta

- Esatto - 

- Provo a chiedere a Stella se sa qualcosa, vi faccio sapere -

Ora Gaia si trovava nuovamente in attesa di notizie come la sera precedente.

Ma adesso era divorata da una curiosità diversa alimentata dall’adrenalina che le dava tutta quella storia.

Quel pomeriggio aveva appuntamento con Ale per allenarsi un poco con gli scacchi in vista del torneo.

- Allora Gaia qualche novità? -

- Oh si! Capiti a fagiolo, proprio ieri sera ho ricevuto informazioni interessanti, scacco - 

- Davvero? Racconta un po’ -

- Forse ho un modo per trovarla, scacco -

- Eccome? -

- La tipa che frequenta la coinquilina di Liliana, lavora nella stessa azienda di Lucrezia -

- Scacco Matto! - disse trionfante Ale

- Cosa? -

- E quindi ora come intendi procedere? -

- Intendo procedere andandomene di qui, basta! Con te è impossibile vincere -

- Dai, stai migliorando -

- ‘Fanculo - 

ree

Ale aveva appuntamento con Viola per una delle prime cene di Natale, quindi salutò Gaia e si diresse alla metro. Pensava a tutta quella storia della donna misteriosa e a come la coincidenza stesse mettendo due persone sullo stesso binario. Forse un giorno anche lei sarebbe stata baciata dal fato e avrebbe trovato qualcuno sul suo di binario, o almeno alla banchina del treno.

Certo, la fortuna bisogna aiutarla, incoraggiarla, instradarla. Lei cosa stava facendo per guidare la sua fortuna verso la persona che avrebbe amato? Giulia era stato un abbaglio, un inganno della speranza. Doveva smettere di pensare che forse ci sarebbe stata una possibilità per loro.

Con Gaia ne avevano parlato più volte, secondo l’amica doveva smettere di rincorrere amori impossibili, concentrarsi su sé stessa, crearsi la sua felicità da sola, sentirsi appagata così, senza dipendere dall’amore di nessuno. Solo così sarebbe arrivata quella persona che stava cercando, perché non ne avrebbe più avuto il bisogno. A quelle parole Ale aveva risposto chiedendo se dovesse quindi fare la monaca di clausura.

- Non ho detto questo, dico solo, non farti i film. Se puoi divertiti e stai a vedere cosa succede, ma fa tutto con leggerezza e senza caricare l'altra della responsabilità della tua felicità. Guarda che a stare con qualcuno serve impegno e dedizione, mica è sempre tutto rosa e fiori. Credimi, ci vuole tanta energia e ti devi chiedere se davvero vuoi spendere tutto questo impegno, solo perché pensi che stare soli non vada bene. Vai, divertiti, sii leggera e vedrai che lo percepiranno - rispose Gaia

Lì sulla banchina della metro Ale prese la sua decisione. Avrebbe abbandonato l’idea di una storia con Giulia, avrebbe instradato la sua fortuna, sarebbe stata leggera.

Fuori dalla metro l’aspettava la sua amica Vanessa:

- Ciao Ale - disse abbracciandola

- Ciao Vany - 

- Allora cosa mi racconti? -

- Parlami di Serena - disse Ale

ree

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page