INTERVISTA ALL'AUTRICE
Benvenuta alle interviste di Lesbook, lo spazio dedicato alle voci che stanno plasmando l’universo della narrativa WLW nel queer contemporaneo.
Qui incontriamo autrici capaci di emozionare, sorprendere e raccontare il mondo attraverso storie che parlano di identità, coraggio e amore in tutte le sue forme.
Ogni intervista nasce con un obiettivo: entrare nel laboratorio creativo dell’autrice, scoprire da dove nasce un’idea, come prendono forma i personaggi e quali sfide accompagnano il viaggio della scrittura. Un momento intimo, autentico e senza filtri, pensato per portare le lettrici dietro le quinte del romanzo e dentro le emozioni di chi lo ha scritto.
Oggi abbiamo il piacere di ospitare Anna Marzocchi, che ci accompagna in un dialogo fatto di ispirazioni, processi creativi e progetti futuri. Pronte a scoprirla?
Breve presentazione dell’autrice, del libro e del tema principale.
Anna Marzocchi, classe 1988, da sempre appassionata di letteratura (da piccola avevo sempre un libro in mano). Mi sono avvicinata al mondo della scrittura nel 2009 con le primissime piattaforme online scrivendo sotto pseudonimo le mie prime storie. Nel 2023 ho deciso di provare a tuffarmi nel mondo del self e sto ancora cercando di capire come si resta a galla.“Not so ladylike” è un romanzo di formazione ambientato nel 2015 in Corea del Sud. Le tematiche principali che affronta sono il contrasto con la famiglia, con le tradizioni e con una società ancora molto ancorata al suo passato. Il tutto vissuto attraverso il filtro emotivo di una ragazza all’alba dei suoi vent’anni.
DOMANDE
Come è nato questo progetto? Ricordi il momento preciso in cui l’idea ha iniziato a prendere forma?
Il progetto è nato da un mio romanzo precedente. La protagonista di Not so ladylike è un personaggio secondario che sentivo l’esigenza di sviluppare con una storia del tutto sua.Ho iniziato a buttare giù la scaletta per questo romanzo dopo aver deciso in che anno ambientarlo, volevo cercare un elemento catalizzante per la comunità Lgbtq+ in Corea delSud e il 2015 era l’anno perfetto.
Come sono nati i personaggi? Partivano da un’immagine precisa, da un’emozione o sono cresciuti strada facendo?
La protagonista principale è nata dall’esigenza di dare voce a molti egli aspetti messi in ombra all’interno della cultura coreana, spesso veicolata in occidente solo attraverso la spettacolarizzazione di idol e kdrama patinati.I personaggi secondari sono nati invece strada facendo, per la maggior parte almeno; la famiglia di Iseul era ben chiara nella mia mente dal principio.
Qual è stato il momento più entusiasmante della scrittura e quale, invece, quello che ti ha messo più alla prova?
Il momento che mi entusiasma sempre di più quando scrivo è quello della pianificazione iniziale, quando metto in chiaro tutti i conflitti che voglio trattare e inizio a vedere i miei personaggi muoversi nella storia. La fase che invece mi ha messo davvero alla prova è stato il secondo giro di editing, ci sono stati cambiamenti importanti e mi sono trovata a dover affrontare gli ultimi granelli di polvere emotiva che avevo nascosto sotto al tappeto.
Hai mai avuto un momento di stallo o di sconforto, in cui hai pensato di mollare tutto? Se sì, cosa ti ha fatto andare avanti?
Ho pensato di mollare tutto il lavoro di un anno a settembre di quest’anno. La cover cheavevo in mente non funzionava e io ero già pronta a mollare ogni cosa dicendomi “è destinoche non vada” (drama queen mode attivato).L'affetto per questa storia e la voglia di condividerla mi hanno dato la spinta per non mollare e trovare una nuova veste grafica per il romanzo.
Cosa puoi anticiparci del tuo futuro letterario? Hai già un progetto in lavorazione o un’idea che ti sta chiamando?
Ho più di un progetto in cantiere, uno in particolare sta bussando con insistenza sulla porta del mio cuore. C’è un lungo lavoro di documentazione per poterlo portare a termine ma sonopronta ad imbarcarmi in questa nuova avventura.
C’è un personaggio a cui sei particolarmente legata? E uno in cui ti riconosci di più? Perché?
Il personaggio a cui sono più legata è il migliore amico della protagonista del romanzo, abbiamo molti lati oscuri in comune.Quella in cui invece mi riconosco di più è Tara un personaggio secondario che man mano che si procede nella narrazione assume un ruolo fondamentale nella vita della protagonista.
Quale tema o messaggio speri arrivi più forte ai lettori?
Il messaggio che vorrei arrivasse a chi legge questo romanzo è uno in particolare, vorrei che i lettori si ricordassero che ogni cambiamento nelle nostre vite deve partire da noi. E che chiudere con chi ci ha fatto male è un dovere nei nostri confronti perché abbiamo soltanto una vita.
C’è un aneddoto curioso o un dettaglio nascosto che nessuno ha ancora notato nel libro?
L’aneddoto più divertente riguarda il nome della fidanzata della protagonista, avevo scelto Akiko ma ogni volta che lei appariva mi ritrovavo a chiamarla Akemi, ho capito che non avrei vinto la battaglia e così è rimasto Akemi. C’è un dettaglio nascosto ma non voglio fare spoiler.
Cosa ti emoziona di più nel dialogo con le tue lettrici e lettori? C’è un feedback che ti ha colpita?
Una delle cose che amo di più nel dialogo con le lettrici dei miei romanzi è il confronto, mi aiuta tantissimo capire cosa hanno apprezzato e cosa no per migliorare in futuro.Uno dei commenti che mi hanno colpita di più è stato quello di una mia lettrice che dopo aver letto il mio romanzo ha definito un capitolo come un “pugno di velluto” dicendomi che le avevo fatto un male assurdo ma con una gentilezza disarmante.
Qual è il sogno grande, irraggiungibile, un po’ folle, che ti auguri di realizzare come autrice nei prossimi anni?
Siccome si parla di sogni folli e irraggiungibili, direi riuscire a vedere uno dei miei romanzi sullo scaffale di una libreria ma non con il logo di una C.E. ma proprio come libro indie, perché vorrebbe dire che lo stigma verso chi scrive in self si è esaurito.Molto utopistico, me ne rendo conto… ma voi avete detto folle e non mi viene in mente nulla di più folle del restituire valore all’arte in questo momento.

